Il Colosseo senza dubbio è il più importante e famoso anfiteatro di Roma, dall’aspetto imponente e grandioso che attira gli occhi dei numerosi turisti; sito nel cuore della capitale italiana, era in grado di accogliere ben 50.000 spettatori.
Le sue origini risalgono all’età imperiale, e precisamente sotto l’impero di Vespasiano, ma l’inaugurazione dell’anfiteatro avvenne sotto Tito nell’80 d.C.; successivi apporti al complesso seguirono anche con Domiziano.
Il suo uso principale era quello di rappresentarvi manifestazioni pubbliche - che tanto incontravano il favore del popolo, amante delle feste - e le esibizioni dei gladiatori.
Significativi cambiamenti del monumento si hanno soprattutto in epoca medievale, a partire ad esempio dalla sua denominazione, che diviene Colosseo (in origine, infatti, esso fu denominato Amphitheatrum o Anfiteatro Flavio), derivante dalla statua del Colosso del Dio Sole - ossia la statua dell’imperatore Nerone in bronzo.
In seguito, a partire dal VI secolo, esso venne adibito come spazio di sepoltura ed anche come castello fino a quando si resero necessari i primi restauri a causa dei vari dissesti subiti nel tempo dal monumento.
Nell’ottocento furono effettuati degli scavi per liberare la parte interna del Colosseo e nel novecento si giunse con gli scavi fino alle parti sotterranee dell’arena.
Non può inoltre passare inosservato il fatto che l’anfiteatro è stato posto nell’anno 2007 tra le sette meraviglie del mondo moderno; esso, d’altronde, può considerarsi come il maggior punto di attrattiva della Città Eterna in quanto simbolo - e soprattutto testimonianza - di un periodo antico quanto affascinante, qual è quello imperiale dell’antica Roma.
Foto di Sabrina Campagna e Lanci Daniele
Epoca: Romana (80 d.C.)